La consulenza familiare è un intervento socio-pedagogico che si basa su ciò che funziona nella persona. Questo approccio investe l’energia nel prendere consapevolezza delle risorse e dei bisogni, con l’obiettivo di raggiungere risultati concreti a livello quotidiano, a breve e medio termine.

Si tratta di una relazione di aiuto che si concentra su soluzioni e obiettivi, mirando a migliorare l’adattamento e l’integrazione del cliente nella società e nella qualità della vita in generale.

Le metodologie di ascolto utilizzate dal consulente, rivolte alla persona, alla coppia e alla famiglia, focalizzano l’attenzione sul presente, anche se possono emergere conflitti passati irrisolti.

Il cuore del lavoro consiste nel prendersi cura, nel contenere, nell’accompagnare e nel facilitare l’individuo nella risoluzione dei problemi che si presentano nel contesto.

La formazione di un consulente richiede un percorso triennale post-lauream, riconosciuto ma non regolamentato. Questo percorso prevede un lavoro su sé stessi, sia a livello individuale che di gruppo, colloqui simulati condotti da psicoterapeuti, supervisione e un lungo tirocinio presso consultori ed enti accreditati.

Questa professione richiede una formazione costante e continua, con almeno 60 crediti all’anno, attraverso giornate di studio, corsi, convegni, seminari e approfondimenti, supervisione periodica.